buona scrittura

Il demone del tempo, nemico della buona scrittura

Nelle ultime settimane ho frequentato un corso editoriale in correzione di bozze.

Ho scelto di seguire questo corso per migliorare la mia capacità di prendermi cura dei miei testi e per acquisire maggiore sensibilità e consapevolezza.

Il corso è stato molto impegnativo e ha scardinato alcune mie certezze mettendomi di fronte a limiti ai quali non avevo mai pensato.

Un programma duro, impegnativo, con insegnanti esigenti ma anche molto generosi che hanno saputo trasmettermi tutta la loro passione.

Dopo questa esperienza non riuscirò più a guardare un testo o un libro con gli stessi occhi.

Questo corso mi ha dato la conferma di una cosa che già sapevo. Il demone del tempo, che ci impone di fare le cose di fretta e in modo superficiale è il primo nemico della buona scrittura.

Non avere abbastanza tempo per prendersi cura dei propri testi non può portare al confezionamento di un prodotto di qualità.

Quando si scrive bisogna avere il tempo necessario per staccarsi dal testo, rileggerlo, correggerlo e rileggerlo ancora.

Il lavoro di correzione e di editing è fondamentale per evitare la sciatteria che una scrittura veloce e approssimativa può creare.

In un mondo che corre alla velocità della luce, con le deadline che incombono, creare testi di valore è sempre più difficile.

Una valida alleata è la pianificazione. Creare un calendario editoriale con i contenuti da pubblicare, organizzare la scrittura in maniera ordinata seguendo una scaletta, sono passi importanti perché consentono di dare una valida struttura al testo.

Dopo settimane di fuoco durante le quali mi sono divisa fra lunghe lezioni serali, esercitazioni durissime e il tentativo di seguire il programma, ora mi trovo di fronte a una nuova consapevolezza.

Le cose importanti richiedono tempo, fatica, impegno. Nella scrittura come in ogni altro ambito non si può improvvisare.

Solo con passione, ma anche tanta disciplina e impegno si possono creare testi di qualità e si può combattere l’impoverimento culturale che sembra caratterizzare il nostro tempo.

 

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